Gli Alleati sbarcano ad Anzio: Nella notte del 22 gennaio l'esercito alleato diede vita a un'imponente operazione militare che si rivelò ben più ardua del previsto, causando migliaia di perdite tra le file dei "liberatori". Lo sbarco di Anzio (nel Lazio), noto anche come Operazione Shingle, venne ricordato come una delle fasi più drammatiche della Seconda guerra mondiale combattute sul territorio italiano. Dopo i primi risultati positivi della Campagna d'Italia (che aveva visto Inglesi e Americani sbarcare in Sicilia e in Calabria e respingere gradualmente i Tedeschi verso il centro), di fronte allo stallo dell'offensiva di terra, rallentata dai tentativi respinti di conquistare Montecassino, si studiò una strategia alternativa. Nel corso della conferenza di Marrakech del 7-8 gennaio, il primo ministro inglese Winston Churchill e il presidente USA Franklin D. Roosevelt pianificarono l'Operazione Shingle (in italiano "ciottoli di spiaggia"). In pratica, con lo sbarco sulla spiaggia di Anzio, a soli 40 km da Roma, erano convinti di aggirare la linea Gustav delle truppe germaniche che tagliava in due l'Italia (dalla foce del Garigliano, ad Ortona, passando per Cassino), e lanciare l'offensiva verso Nord. Il D-Day venne fissato per il 22 gennaio. Alle ore 2,45 un convoglio di 374 navi sbarcava la I Divisione Britannica sul tratto di costa fra le Torri Caldara e San Lorenzo, mentre la III divisione Americana puntava sull’arco costiero compreso tra Nettuno e Torre Astura, noti con i nomi in codice di Peter Beach e X Ray Beach. Il comando delle operazioni era affidato al generale John P. Lucas. La strenua resistenza dei battaglioni tedeschi agli ordini del comandante Albert Kesselring da un lato, le abbondanti piogge con il conseguente allagamento della zona dall'altro, resero le operazioni più difficili del previsto. Ne seguirono feroci battaglie, che si risolsero a favore degli alleati soltanto verso la fine di maggio. Si arrivò al trionfo di domenica 4 giugno: mentre i Tedeschi ripiegavano al di là della linea Gotica (che dalle attuali Massa e Carrara arrivava alla costa adriatica di Pesaro, passando attraverso le Alpi Apuane e gli Appennini modenese e bolognese), il generale Mark Wayne Clark, della V Armata americana, entrò nella Capitale tra la folla festante. Ricordata come un successo da alcuni storici, come un fallimento da altri, lo Sbarco di Anzio provocò gravi perdite da ambo le parti: circa 30.000 uomini tra i soldati americani, 12.000 le vittime inglesi, 25.000 quelle tedesche. Tra le forze alleate, perse la vita E. F. Waters, padre di Roger Waters, ex bassista dei Pink Floyd. L'episodio ispirò a quest'ultimo le canzoni dell'album "The Wall", tra i migliori in assoluto nella storia del rock.
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