Prima scalata del Monte Bianco: Metti un cercatore di cristalli e un medico, solleticati dall'avventurosa impresa e dal generoso premio in palio, e il tetto delle Alpi smette di essere un luogo impossibile. È così che si concretizzò la prima scalata al Monte Bianco, tappa storica e, secondo molti, atto di nascita dell'alpinismo. Tutto cominciò con una sfida lanciata dal naturalista svizzero Horace-Bénédict De Saussure, che nel 1760 mise in palio tre ghinee (moneta britannica d'oro, in uso fino a quasi tutto l'Ottocento), per il primo che fosse riuscito a raggiungere la vetta del Monte Bianco. Quest'ultimo, con i suoi 4.810 m di altezza, compreso tra l'Alta Savoia francese e il versante nord-ovest della Valle d'Aosta, era già allora considerato il gruppo montuoso più elevato dell'Europa centrale. Nel 1786, dopo diversi giri di ricognizione e tentativi falliti, il cercatore di cristalli Jacques Balmat e il medico condotto Michel Gabriel Paccard, entrambi nativi di Chamonix ma italianissimi come passaporto, riuscirono nell'impresa. Alle 18:23 dell'8 agosto fu il secondo a mettere piede per primo sulla vetta, dopo 14 ore di scalata. Rimasti in vetta per circa 34 minuti, i due effettuarono misurazioni sulla pressione atmosferica, adoperando il barometro di Torricelli (inventato nel 1643). {!} inserisci il box Almanacco nel tuo sito o nel tuo blog
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