I Doodle di Google René Magritte21 novembre
René Magritte: «Non vediamo che un solo lato delle cose. È proprio l’altro lato che io cerco di esprimere». In questa riflessione di René Magritte c’è la chiave interpretativa della sua peculiare pittura, che muove dal cubismo per approdare presto alle forme surreali e immaginifiche del trompe l’oeil. Sconvolgere i sensi dello spettatore sovvertendo ogni logica è il fine ultimo dell’artista belga nato il 21 novembre del 1898 e le cui opere sono oggi sparse tra collezioni private e prestigiosi musei (su tutti il MOMA di New York). Nel 2008, nel centodecimo anniversario della sua nascita, Google gli ha dedicato un doodle globale che richiama due celebri quadri: Il figlio dell’uomo, dove c’è la figura umana con bombetta e vestito (ricorrente in molte opere) che al posto del volto ha una mela verde, e Golconda, in cui la stessa figura umana appare in tanti piccoli cloni simulando una pioggia o un’ascesa verso il cielo, sullo sfondo di un tipico paesaggio belga. {!} inserisci il box Almanacco nel tuo sito o nel tuo blog
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