Marco Travaglio: È la penna più sferzante del giornalismo italiano contemporaneo. Formatosi nell'orbita del grande Indro Montanelli, che lo indicò come suo erede, è anche uno scrittore di successo, grazie ai libri-inchiesta sugli scandali della politica italiana. Nato a Torino, inizia come freelance in giornali di area cattolica, per poi approdare nel 1987 alla redazione de il Giornale di Montanelli, che segue a "La Voce" nel 1994. Quattro anni dopo passa a "la Repubblica", come redattore di cronaca giudiziaria e tre anni dopo sale alla ribalta per le sue inchieste scottanti, grazie all'ospitata nella trasmissione "Satyricon" di Daniele Luttazzi nel 2001. Da qui e dal libro "L'odore dei soldi" comincia l'ascesa mediatica, che lo porta a scontrarsi più volte con il "nemico" giurato Silvio Berlusconi, i cui processi giudiziari occupano un ruolo centrale nella vasta pubblicistica (30 volumi e migliaia di articoli) prodotta da Travaglio. In questi anni stringe un lungo sodalizio professionale col giornalista e presentatore televisivo Michele Santoro, che prosegue anche nel 2013 nella trasmissione "Servizio Pubblico". Nel 2009, insieme ad altri giornalisti, fonda il Fatto Quotidiano, impresa rivoluzionaria nel panorama editoriale italiano, per il suo presentarsi libero da condizionamenti politico-economici e per la rinuncia ai finanziamenti pubblici. Da febbraio del 2015 n'è il direttore. Attivo anche a teatro, dal 2013 Travaglio è protagonista, con Isabella Ferrari, dello spettacolo "È stato la Mafia", ispirato alle inchieste sulla presunta trattativa Stato-Mafia.
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