Scoppia la guerra del Golfo Persico: Centomila uomini e trecento carri armati iracheni invadono il Kuwait, su ordine del leader nazionalista Saddam Hussein. Prende così il via la prima Guerra del Golfo, il conflitto bellico di maggiore portata dalla fine della Seconda guerra mondiale e, dal punto di vista mediatico, la "prima guerra in diretta televisiva". Alle rivendicazioni nazionalistiche ed economiche dell'Iraq non si fa attendere la risposta di una coalizione internazionale capeggiata dagli Stati Uniti d'America, sotto la presidenza di George Bush senior. Interesse principale riconosciuto di quella guerra è in realtà il controllo della gestione delle risorse petrolifere (immensa ricchezza del territorio) e del conseguente equilibrio geopolitico mondiale, in una zona delicata come il Medio Oriente. La fine delle ostilità è dichiarata il 28 febbraio 1991, quando le forze della coalizione respingono le truppe irachene entro i propri confini nazionali. Una seconda guerra del Golfo sarà combattuta tra il 2003 e il 2011 (dal presidente Bush figlio), provocando la fine del regime di Saddam Hussein e la nascita di un regime democratico, che non metterà fine alle feroci divisioni fra le diverse tribù locali. {!} inserisci il box Almanacco nel tuo sito o nel tuo blog
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