“Clamoroso al Cibali”: La radio, prima della televisione e di qualsiasi altro dispositivo ancora più moderno, è stata per decenni incontrastata regina dei pomeriggi domenicali degli sportivi italiani e soprattutto di coloro che giocavano la mitica schedina del Totocalcio. Con una durata che è stata modificata nel corso degli anni, "Tutto il calcio minuto per minuto" ha raccontato agli italiani le gesta calcistiche di centinaia di giocatori, suscitando passioni ed emozioni. Ameri, Ciotti, Ferretti, Provenzali, Luzzi (eternamente sui campi della serie B), Bortoluzzi dallo studio centrale, sono i nomi, ma i protagonisti non sono i loro visi ma le loro voci, ben impresse in diverse generazioni di tifosi. Il giornalista Enrico Ameri è sempre collegato dal campo principale e, di conseguenza, è spesso interrotto dagli aggiornamenti dei colleghi: "Scusa Ameri", una locuzione entrata nel lessico comune. Un'altra esclamazione, Clamoroso al Cibali, attribuita al radiocronista Sandro Ciotti (purtroppo non si trova una registrazione), è diventata famosa ed è utilizzata per indicare una vittoria contro ogni pronostico. A Catania, i Campioni d'Europa dell'Internazionale scendono in campo, consapevoli di essere ancora in corsa per lo scudetto, ma il risultato finale è incredibilmente favorevole ai padroni di casa (in rosa anche un futuro affermato giornalista sportivo: Bruno Pizzul) che giocano nello stadio Cibali del capoluogo etneo. Il 2-0 suscita nel radiocronista l'affermazione: "Clamoroso al Cibali". Per alcuni odierni operatori radiofonici è l'emblema della fortunata trasmissione che da oltre 50 anni continua ad informare con puntualità e assoluta competenza, resistendo all'invasione, non solo più domenicale, di immagini in tempo reale. {!} inserisci il box Almanacco nel tuo sito o nel tuo blog
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