Fine Congresso di Vienna: Ridisegnare l’assetto dell’Europa dopo la caduta dell'impero napoleonico fu l'obiettivo dei lavori del Congresso, che riunì a Vienna i capi di stato delle quattro potenze vincitrici (Austria, Regno Unito, Prussia e Russia), insieme ai rappresentanti delle altre nazioni, Francia in primis. Doveva essere un'occasione importante per mettere a frutto le idee di libertà e autodeterminazione dei popoli, affermatesi con la Rivoluzione Francese e con la filosofia illuminista, e invece si ridusse a un miope compromesso tra le superpotenze europee, che si spartirono i vari territori cercando di mantenere così un equilibrio stabile. L'assetto che fu dato all'Italia n'è un esempio lampante: divisa in 10 piccoli stati, poi ridottisi ad otto dopo successive annessioni. Fautore di questa linea e principale protagonista del Congresso fu il principe Klemens von Metternich, ministro degli Esteri dell'Impero austriaco. Le decisioni prese a Vienna andarono in direzione di una Restaurazione delle monarchie assolute del passato ed ebbero un peso determinante sulle vicende storiche successive, nell'alimentare la nascita di nuove ideologie progressiste e lo scoppio di diverse ondate insurrezionali. Tra queste le tre Guerre d'indipendenza che portarono all'Unità d'Italia. {!} inserisci il box Almanacco nel tuo sito o nel tuo blog
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