Si conclude la Guerra di secessione americana: Dopo quattro anni di sanguinose battaglie, un atto di resa pose fine al più significativo tentativo separatista della storia. Per numero di vittime e per l'entità dei mezzi militari impiegati e delle devastazioni prodotte rappresentò il primo dei grandi conflitti dell'età contemporanea. Sul piano politico segnò la definitiva messa al bando della schiavitù sul suolo americano. Lo scoppio della Guerra di secessione fu la conseguenza di un annoso contrasto tra Nord e Sud del paese, legato inizialmente a una diversa visione dei rapporti tra lo Stato centrale e i governi federali, e divenuto poi insanabile sul piano economico. All'economia dei primi che si caratterizzava sempre più per il marcato profilo industriale e per la dimensione libera del lavoro, si contrapponeva la vocazione esclusivamente agricola dei secondi, retta sullo sfruttamento degli schiavi neri (circa tre milioni) nelle immense piantagioni di cotone e tabacco. Sul piano politico le ragioni del Nord erano rappresentate dal Partito Repubblicano, il cui esponente di punta era in quegli anni Abraham Lincoln (favorevole all'abolizione della schiavitù), quelle del Sud dal Partito Democratico. La netta chiusura alle rivendicazioni di questi ultimi su un allargamento delle aree aperte al lavoro degli schiavi e l'elezione di Lincoln alla "Casa Bianca" aprirono la strada alla secessione, offrendo il pretesto a sette nazioni schiaviste (guidate dalla Carolina del Sud) di formare gli Stati Confederati d'America (CSA) e di eleggere un proprio presidente nella figura di Jefferson Davis. Nell'aprile del 1861 iniziarono le operazioni militari con l'assalto a Fort Sumter da parte dell'esercito sudista, agli ordini del generale Robert Lee. Costui riuscì nella prima fase ad ottenere importanti vittorie ma la sproporzione delle forze in campo (in termini di armi e di uomini) era evidente e dall'estate del 1863 le sorti girarono in favore degli Stati "abolizionisti". La Battaglia di Gettysburg (luglio 1863, Pennsylvania), tra le più sanguinose del conflitto, segnò l'inizio della controffensiva delle truppe nordiste, comandate dal generale Ulysses Grant. Ormai accerchiato e senza vie di scampo, l'esercito separatista subì il colpo di grazia nella battaglia di Appomattox (Virginia), la mattina del 9 aprile 1865. Qualche ora dopo il generale Lee consegnò la dichiarazione di resa a Grant, accettando le condizioni di porre fine a qualsiasi tentativo secessionista e di consegnare tutte le armi. Con un bilancio spaventoso di 620 mila morti e una spesa complessiva di 69 miliardi di dollari sostenuta dalle due fazioni, si concludeva così il primo esempio di guerra totale. Sul piano politico vinse la linea abolizionista della schiavitù, che era stata ufficialmente messa al bando con l'approvazione del XIII emendamento alla Costituzione (31 gennaio 1865). L'assassinio di Lincoln, a cinque giorni dalla resa, fece naufragare il tentativo di ricostruire il paese in concordia, dando vita all'occupazione militare del Sud. Evento cruciale nella storia degli USA e nella costruzione del loro primato politico ed economico nella scena mondiale, la Guerra di secessione ha ispirato un'ampia letteratura con diverse trasposizioni cinematografiche, tra le quali Via col vento (1939) di Victor Fleming resta il film di maggior successo. {!} inserisci il box Almanacco nel tuo sito o nel tuo blog
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