Campioni Sportivi Gaetano Scireadata di nascita: lunedì 25 maggio 1953 (71 anni fa) data morte: domenica 3 settembre 1989 (35 anni fa)
Gaetano Scirea: Calciatore e allenatore, è nato a Cernusco sul Naviglio (in provincia di Milano) ed è morto nel settembre 1989 a Babsk (Polonia). Ha giocato come libero nell'Atalanta in serie A e B (dal 1972 al 1974). A 21 anni è approdato alla Juventus, inserendosi in una difesa composta da Cuccureddu, Gentile, Spinosi e Francesco Morini. La prima stagione (1974/75) sì è conclusa con la conquista dello scudetto (il sedicesimo per il club bianconero). Ne sono seguite altre tredici, durante le quali ha vinto di tutto: altri sei scudetti, due Coppe Italia, una Coppa UEFA, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e una Coppa Intercontinentale. Nella storia della Juventus, per molti anni, è stato al primo posto per numero di presenze (552), primato successivamente migliorato da Alessandro Del Piero. In Nazionale ha totalizzato settantotto presenze, segnando due reti. Il 30 dicembre 1975 ha debuttato a 22 anni, convocato dal CT Fulvio Bernardini, nell'amichevole Italia-Grecia (3-2), diventando poi titolare fisso della selezione allenata da Enzo Bearzot. Ha partecipato al Mondiale 1978 in Argentina, dove l'Italia si è classificata quarta; all'Europeo 1980 in Italia, dove gli azzurri si sono piazzati ancora quarti; al vittorioso Mondiale del 1982 in Spagna (battuta in finale la Germania Ovest per 3-1); e infine, da capitano della squadra, al Mondiale 1986 in Messico, che ha anche sancito, a 33 anni, la fine della sua carriera azzurra (l'Italia eliminata agli ottavi di finale contro la Francia per 2 a 0). Dopo il ritiro dall'attività agonistica (a fine stagione 1987/88) è rimasto in bianconero come vice allenatore di Dino Zoff. Proprio in questa veste, nel settembre del 1989, si è recato in Polonia per visionare una prossima avversaria della Juventus. Nel viaggio in auto verso l'aeroporto per tornare a Torino, è stato vittima di un tragico incidente. Oggi a lui sono dedicati alcuni stadi, una strada a Torino ed alcuni premi, che in particolare ricordano il suo fair play (mai espulso in 700 partite). Ha detto di lui il famoso giornalista Gianni Brera: «Il povero Scirea era dolce e composto, di una moderazione tipica del grande artista. Non era difensore irresistibile né arcigno, era buono, ma completava il repertorio con sortite di esemplare tempestività, a volte erigendosi addirittura a match winner». {!} inserisci il box Almanacco nel tuo sito o nel tuo blog
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