Narvalo: Il "narvalo", nome scientifico Monodon monoceros, è un cetaceo appartenente alla famiglia dei Monodontidae. La caratteristica più evidente dei narvali è il lungo corno, che in realtà è un dente, che sporge dalla testa. Questi cetacei hanno un corpo biancastro costellato da macchie più scure, possono raggiungere una lunghezza di circa 5 metri, esclusa la zanna, e un peso di 1500 chili. La testa è arrotondata, hanno una lunga pinna dorsale che si estende lungo il dorso per 90 centimetri e sporge di circa 5 centimetri. Le pinne natatorie sono piccole e rotonde. I maschi e le femmine presentano un evidente dimorfismo, infatti, il dente a spada che fuoriesce dal labbro superiore caratterizza il maschio, questa "zanna" può raggiungere una lunghezza di quasi 3 metri! Alcuni studi hanno evidenziato che il corno, grazie a numerosi ricettori sensoriali, comunica al narvalo informazioni essenziali sull'ambiente circostante quali salinità, pressione e temperatura dell'acqua. I Monodon monoceros sono presenti prevalentemente nell'Artico e si nutrono di calamari, merluzzi, salmoni e gamberi. I narvali sono abbastanza longevi, infatti possono vivere fino a cinquant'anni. La parola "narvalo" deriva dal norvegese antico e significa letteralmente "balena cadavere", l'etimologia del nome deriva dal pallore di questi cetacei e dal fatto che passano la maggior parte della giornata a pancia all’aria. Una leggenda degli Inuit, popolazione artica, fa risalire la nascita dei narvali ad una mamma cacciatrice di balene che trattava suo figlio come un cretino. Un giorno il figlio riuscì a conficcare un arpione nella testa di una balena, che trascinò la mamma in mare. I capelli bianchi della vecchia si intrecciavano all'arpione e crearono il corno del narvalo. Un'altra curiosità: sembra che la leggenda degli unicorni sia stata ispirata dal dente a spada di questo cetaceo. {!} inserisci il box Almanacco nel tuo sito o nel tuo blog
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